“Zenit e la poetica delle cose”, di Rossana Orsi – la recensione
Un piccolo volume per chi è pronto a grandi sbalzi, per chi non ha timore di rivendicare la propria arcana profondità, per chi ha sempre la forza di guardarsi allo specchio confrontandosi con le paure, i fallimenti, i nei e la sabbia nella clessidra; una voce - quella di Rossana Orsi - che suonerà come l'eco dolce di una pioggerella autunnale, il cadere di una foglia dorata, lo sfrigolio della fiamma pronta a scaldare i corpi soli nelle notti di battiti solitari...
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“Qui tutto è fermo”, di Matteo Edoardo Paoloni – la recensione
La morte non è niente per noi, penso, perché quando ci siamo noi lei non c’è, e quando c’è lei non ci siamo più noi. Ecco cosa mi ha insegnato l’Università: Epicuro. Le pastiglie hanno un effetto epicureo. Tornare sui …
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“Confessioni”, di Ada Negri – la recensione
Piccoli flash, intime riflessioni, la descrizione rapida eppure accorta di aspetti più o meno ombrosi dell'animo umano e del suo agire, attraverso le quali emerge non senza difficoltà la propensione della stessa autrice per la poesia, il tocco lieve che la separa dalla prosa.
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“Omicidio all’inglese”, di Verity Bright – la recensione
Centrale e davvero apprezzabile - soprattutto se si considera il periodo storico e culturale entro cui Omicidio all'inglese è ambientato (siamo nel 1920) - è la tenace audacia e la cosciente consapevolezza della figura femminile, protagonista e chiave di volta dell'intera narrazione: il personaggio di Lady Eleanor Swift si distacca dalla tradizione letteraria precedente, portando sulla pagina l'essenza femminista che è anche cifra stilistica della Vintage Editore e che ne rappresenta l'essenza, l'intento e la forza intellettuale.
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“La carta da parati gialla”, di Charlotte Perkins Gilman – la recensione
Interiorità ed esteriorità si pongono sui due piatti di una medesima bilancia, che ha la forma della nostra anima e che, costantemente, ricerca un equilibrio che permetta ai due pesi di controbilanciarsi al meglio. Questa condizione ideale (ma spesso utopica) non riesce sempre a concretizzarsi, lasciando - sovente - alcuni individui in piena balìa delle emozioni e dell'irrazionale.
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“Nettlesfield”, di Antonella Vitali – la recensione
"Nettlesfield" è un romanzo per chi ricerca un sospiro sepolto dallo scorrere del tempo, per chi sceglie coscientemente di dedicare del tempo a rispondere ai perché, per chi ha compreso - crescendo - il valore di una promessa e che prima di pronunciarne una a cuore aperto soppesa cause e conseguenze, sottraendosi a un facile sorriso in favore della verità.
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“Monte Uccellino”, di Marco Bosio – la recensione
Monte Uccellino è un tuffo delicato che conduce indietro nel tempo, tra le memorie di una scrittura accorta, precisa, sfumata nei giusti punti; Marco Bosio ci racconta una storia che ha il sapore della favola, il retrogusto della leggenda, l’incalzante ritmo di una ballata. Monte Uccellino è una nenia che incanta il lettore, rapendolo con movimenti sinuosi e delicati, con la sapienza di una Shahrazād che tesse storie partendo dalla semplicità...
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#RagazziTraLePagine: “Diario di un addio”, di Andrea Terreni – la recensione
Andrea Terreni ci offre la propria testimonianza della memoria, degli affetti, della coerenza - regalandoci, al tempo stesso, la sua idea della verità, della fatalità, della vita. Una lettura, quella di Diario di un addio, che forse proprio per la sua brevità risulta ancor più potente e devastante, magnetica e interessante: uno sguardo acuito sul valore dell'ultimo respiro di ciascuno di noi.
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“Ma perché non te ne vai?”, di Christian Coduto – la recensione
"Ma perché non te ne vai?" è una storia spontanea, delicata e - al contempo - densa, seppur nella sua scorrevolezza. Lo scambio e l'arricchimento tra ciò che è passato e ciò che sarà, lo scioglimento delle barriere (anche se lieve, anche se - forse - non completo) e la maturazione dei caratteri che avviene per mezzo di smussamenti, cadute e perdono lo rendono una lettura consigliata.
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“Leggermente distopico”, di Paolo Pajer – la recensione
Era già stanco, nonostante fossero le dieci del mattino. Mentalmente stanco. Una vita passata alla ricerca del luogo sicuro, sul lavoro, in famiglia, con gli amici. Sempre cauto, sempre accorto e attento a non modificare troppo gli equilibri. Qual è …
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