“Inconfutabili prove dell’esistenza di Babbo Natale”, di Alessandro Corea – la recensione
Le storie raccontano gli esseri umani e non sono mai banali, perché siamo organismi complessi e imprevedibili. E se io ti raccontassi la mia, forse definiresti banale anche quella, ma sarebbe comunque diversa e unica.
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È come se avessimo corso ciascuno sulla rotaia di un binario. Il percorso è lo stesso, no?
Se cercate una lettura natalizia diversa dal solito, la casa editrice La Torre dei Venti ha la proposta adatta a voi: Inconfutabili prove dell’esistenza di Babbo Natale. L’incredibile caso di Anna Nera, romanzo d’esordio di Alessandro Corea, infatti, è un testo che riesce a coniugare il classico sapore delle strenne natalizie con il guizzo interessante della novità. Uno squisito connubio tra favola, narrazione e allegoria rende il romanzo di Corea veramente particolare e intrigante, trasformando la lettura in un piacere che difficilmente si trova nei consueti – e cosiddetti – “libri di Natale” (o legati al Natale).
Ciò che Alessandro Corea e i suoi personaggi invitano a fare è affidarsi ai caratteri e alle vicissitudini raccontate – inizialmente bizzarre, ma solo all’apparenza – prendendo parte a un vero e proprio tuffo di Fantasia, gustando un mélange di suggestioni – anche derivanti da altri testi e favole tradizionali a cui l’autore si è evidentemente ispirato (A Christmas Carol e Alice nel Paese delle Meraviglie sono solo due omaggi piuttosto persistenti, ma non sono i soli) – che renderanno questa lettura scorrevole e avventurosa.
Inconfutabili prove dell’esistenza di Babbo Natale pone le sue radici nella concretezza, nel realismo e, in verità, anche nel dolore: a seguito di un incidente, la giovanissima Anna è costretta a mettere in stand-by la propria esistenza, cadendo in uno stato comatoso da prognosi riservata. Ma a differenza di ciò che accade a Aurora ne La Bella Addormentata nel Bosco, la nostra Anna è la sola a prendere sonno, lasciando i suoi affetti in balìa di una condanna senza sosta. Ed è proprio da questo punto che inizia la quête che darà forma e spessore alla penna di Alessandro Corea. Il padre di Anna – Johnny – busserà alla porta del dottor Cristopher, uno scorbutico e misantropo psichiatra londinese, in cerca di aiuto, pregandolo di ascoltare la sua dolorosa necessità. E proprio come accade al Principe de La Bella e la Bestia, a tale rifiuto corrisponderà l’incipit del percorso di redenzione del medico, il quale si verrà persuaso a seppellire l’ascia del rifiuto e dell’isolamento e riuscirà a perdonare gli errori del suo passato, espiandoli col desiderio di aiutare Anna e la sua famiglia.
Non è stato facile, vero?
Non c’è niente di facile. E neppure di già stabilito. La nostra storia siamo noi che la scriviamo minuto dopo minuto. Continua a combattere, Anna.
Grazie a una portentosa, quanto a tratti imprevedibile, invenzione – la Fantasy Machine – lo psichiatra si connetterà al cervello sopito di Anna, scoprendo la verità nascosta tra le pieghe della sua immaginazione infantile. Una sfida tra mondi, un tour innevato e bisognoso di equilibrio, il filo sottile che accorpa bene e male, accettazione e rifiuto, compromesso e cedimento, la concretizzazione dell’esigenza di “andare oltre” (sia a livello metaforico sia a livello concreto) porteranno non soltanto alle battute finali – che non svelo! – di questa incredibile storia, ma alla maturazione del personaggio di Cristopher che, come ogni eroe classico che si rispetti, partendo per aspera giungerà ad astra – riconciliandosi con se stesso e ricominciando a celebrare il Natale (esattamente come accade a Ebenezer Scrooge dopo l’incontro con i notissimi Spiriti del Natale passato, presente e futuro).
Interessanti anche i giochi di duplicità e triade che Alessandro Corea inserisce tra le sue righe, quasi a voler regalare al lettore una musicalità, il ritorno di elementi costanti, un simbolismo intrinseco al romanzo: la dualità evidente tra Anna e Anna Nera (ripresa, tra l’altro, nella copertina dal grafico Fabio Lupo) o la presenza dei personaggi i cui nomi hanno la medesima iniziale (e la medesima sonorità): Johnny, Joséphine e Joy. Insomma, piccoli dettagli che, a mio avviso, riescono a strappare un sorriso compiaciuto in chi si addentra tra le pagine di Inconfutabili prove dell’esistenza di Babbo Natale.
Ancora un volta, un’avventura di carta e inchiostro edita La Torre dei Venti che si rivela un’azzeccatissima scelta editoriale. Un consiglio di lettura per chi desidera farsi cullare dalle parole senza rinunciare all’avventura e alla godibilità testuale; il mio consiglio di Natale per tutti voi.
Spesso cerchiamo la risposta in ogni dove e non riusciamo a trovarla, ci scervelliamo fino a impazzire, quando invece sta semplicemente nella pazienza.
Buon Natale!
Matteo
Dati tecnici:
Sottotitolo: L’incredibile caso di Anna Nera
Autore: Alessandro Corea
Editore: La Torre dei Venti
ISBN: 9791280053114