Recensione: “Sui passi di Elizabeth Gaskell”, di Mara Barbuni
Negli ultimi anni gli scritti di Elizabeth Gaskell, scrittrice vissuta in Inghilterra nell’Ottocento, stanno finalmente raggiungendo anche i lettori italiani, grazie alle traduzioni dei suoi romanzi ad opera di diverse, volenterose case editrici. Una fama, quella della Gaskell, che è rimasta per molto tempo nell’ombra e che sta oggi acquistando il giusto spazio sugli scaffali e nelle librerie della nostra penisola.
Mara Barbuni, studiosa e insegnante di letteratura e lingua inglese e direttrice della rivista letteraria della Jane Austen Society of Italy (Due pollici d’avorio), ha abbracciato appieno questo nuovo sbarco italiano della Gaskell, partecipando alla traduzione di alcuni dei suoi romanzi – tra cui “Gli innamorati di Sylvia” e “Mogli e figlie”.
“Sui passi di Elizabeth Gaskell” si presenta alla vista come un volumetto grazioso e delicato, un piccolo scrigno delle meraviglie contenente un vero e proprio viaggio culturale. Mara Barbuni, infatti, ci regala un reportage minuzioso – arricchito da stralci di lettere, romanzi e racconti – in grado di accompagnarci sulle stesse orme lasciate, in vita, dalla scrittrice. Una vita divisa tra famiglia, scrittura, viaggi e cultura; una vita non scevra di difficoltà, perdite, antri bui.
Il percorso si snoda tra gli eventi portanti della vita di Elizabeth Gaskell e l’avanzamento della sua produzione letteraria, partendo da “Mary Barton”, passando dai racconti scritti in collaborazione con l’amico Charles Dickens, arrivando sino all’ultimo respiro – e all’improvvisa morte – dell’autrice, che lasciò questa terra portando con sé l’ultimo capitolo di “Mogli e figlie”, il suo romanzo più complesso.
Una biografia che è anche un atto d’amore. Un atto d’amore nei confronti della letteratura inglese e di Elizabeth Gaskell – sua esponente di spessore. Una rivalutazione che non può che far respirare aria buona, sognare passi di danza e accenni di musica dispersi, sviscerare frasi e storie dal valore comune.
Un plauso sincero, infine, va a Jo March – piccolo editore perugino che cura con dovizia e classe ogni sua pubblicazione. In “Sui passi di Elizabeth Gaskell” la cura editoriale raggiunge un livello meraviglioso, grazie alle fotografie che arricchiscono ogni incipit del capitolo, impreziosendo ancor di più questa lieta lettura. Chapeau!
Pubblicato il 18 gennaio 2017 su inkbooks