L’importanza della lettura, ovvero “Siamo tutti alla ricerca di una storia”
Siamo tutti alla ricerca di una storia; della nostra storia. Le storie sono fatte di intrecci di vite, gli intrecci di vite sopravvivono nel tempo grazie alle parole. L’importanza delle parole risiede nella loro costanza. Passeggiare con loro, fianco a fianco alle parole, illumina il viaggio, consente di aprire porte apparentemente invisibili, aumenta la probabilità di felici incontri fortunati.
“Chi legge, vive mille vite prima di morire, chi non legge mai, ne vive una sola”, afferma lo scrittore George Martin, sottolineando come la lettura sia fondamentale nella vita di ciascuno di noi, affinché possa dirsi realmente vi
ssuta. Attraverso le pagine dei libri è possibile prendere parte a esperienze vicarie, vivere di esistenze immaginate e forgiare, su di esse, la propria indole, la propria armatura di sogni.
Sin dall’infanzia, il nostro approccio all’immaginazione è affidato alla mediazione delle favole, quelle brevi storie apparentemente senza un riferimento concreto nella realtà. che consentono alle giovani menti di sperimentare quella facoltà densa di magia, che li accompagnerà nel corso delle loro prime avventure, che spalancherà loro i mondi del fantastico, della sperimentazione, della conoscenza delle proprie paure delle proprie felicità. L’immaginazione è lo specchio della nostra interiorità; quando
questa interiorità si tinge d’inchiostro, ecco che nasce una storia.
Cosa sarebbe una vita senza storie, senza magia, senza inchiostro?
Dobbiamo sporcarci di inchiostro, continuamente e con consapevolezza. La lettura, il tuffo tra le pagine, il fascinoso dialogo con la carta dovrebbero accompagnare tutti noi in ciascuna fase della vita; perché le parole servono a comunicare e a raccontare storie meravigliose, ma anche a produrre cambiamenti – fuori e dentro di noi – e a trasformare la realtà – anche quella più scomoda. Una triste nebbia novembrina può essere dolcemente scacciata con una luminosa pagina romanzesca, la lacrima di un cuore spezzato può essere asciugata da un racconto stampato su carta ingiallita dal tempo, un disagio interiore può essere placato solo stringendo tra le mani le parole di un altro. La lettura è come un’onda che stravolge anche gli angoli più nascosti delle nostre menti, svegliandone i pensieri assopiti.
Leggere, inoltre, è anche un atto di memoria, di riconoscimento, di ascolto di un passato oramai muto, la cui unica via di comunicazione sono i caratteri impressi sui libri. Il racconto di quello che siamo stati passa anche attraverso le pagine dei libri, le vite degli eroi e delle eroine dei romanzi, i loro slanci di passione, le loro ombre, il loro scorrere nel mondo, le scelte, le cadute, i lieti fini. La memoria del mondo attende sempre, ognuno di noi, come una mitica pentola d’oro sulla coda di un arcobaleno… o tra le pagine di un bel romanzo.
Non c’è un’età per cominciare ad amare la lettura; o per ricominciare. Possiamo ignorare, anche per molto tempo, il richiamo dei libri che ci attendono sullo scaffale e che si proteggono dalla polvere con lo sventolio invisibile delle pagine. Ma lasciamo che l’eco delle loro parole arrivi fino alle nostre orecchie, ci stuzzichi la fantasia, facendola tornare a quando la nostra passeggiata nella vita ebbe inizio. Proseguire il viaggio in compagnia della lettura renderà i tratti senza luna meno spaventosi e i bei traguardi più condivisibili – avranno un sapore differente, speziato e maggiormente intenso.
Perciò leggete; perciò leggiamo.
Perché solo non dimenticando l’importanza della scrittura e della lettura, potremmo ancora avere la speranza di scovare – forse inaspettatamente – uno spazio per ballare ancora, una soffitta buia da illuminare con la fiammella di una candela, un messaggio in bottiglia da affidare alle onde del futuro.
Pubblicato il 9 gennaio 2015 su inkbooks